PER UNA PROFICUA RIPRESA DEL DIALOGO CON GLI IMPRTENDITORI ITALIANI
La pausa estiva – che ha temporaneamente sospeso il dialogo fra questo Studio e gli imprenditori attenti agli interventi pubblicati dallo scrivente sul Portale – è iniziata con un governo sostenuto dal M5S e dalla Lega e si è conclusa con un’altra maggioranza che vede impegnati lo stesso Movimento e il Pd. Noi, che marginalmente ci occupiamo di politica, se non finalizzata alla crescita economica del nostro Paese, auguriamo che il nuovo esecutivo che guardi con una diversa e maggiore attenzione agli investimenti produttivi.
Ciò premesso, è utile anticipare qualche dato dell’«Agenda per l’Europa» predisposta dalla neo presidente della Commissione europea per il prossimo quinquennio. Il documento programmatico del commissario Ursula von der Leyen racchiude un piano ambizioso che prevede, fra l’altro, un allentamento del vincolo di bilancio utilissimo all’«Agenda Italia». In particolare l’Agenda preme sugli investimenti finalizzati sia a migliorare la digitalizzazione delle aziende sia ad incrementare il capitale umano nei settori della ricerca e dello sviluppo. E’, pertanto, auspicabile che il nuovo governo ne prenda atto e adotti le necessarie misure che rendano fattibile quello che viene considerato «un cambiamento epocale rispetto agli approcci del passato….» (così Maurizio Ferrara, su Corriere della Sera del 26 agosto 2019).
E’ auspicabile che la politica del nuovo governo attui strumenti - quali la riduzione delle tasse e contributi sul lavoro, lo snellimento delle procedure nei rapporti con la pubblica amministrazione, l’accesso facilitato ai finanziamenti pubblici, ecc. - volti a favorire lo sviluppo delle PMI. Esso è fortemente legato agli investimenti che gli imprenditori fiduciosi devono programmare per rendere competitivi i beni e servizi prodotti delle aziende italiane nel mercato sempre più globalizzato.
In che cosa sono carenti molte PMI è un argomento più volte affrontato e dibattuto con gli interessati. L’imprenditore è professionalmente deputato ad organizzare i fattori produttivi della propria azienda, ma in tale difficile compito necessita di essere coadiuvato da soggetti esperti in campo manageriale. Il problema che non trova facile soluzione è che la collaborazione a tempo pieno di un manager comporta, fra retribuzione e oneri previdenziali, dei costi non sempre sostenibili e, comunque, essi incidono sul prodotto finito, rendendolo non più competitivo. L’alternativa per molti imprenditori che devono progettare lo sviluppo aziendale è quella di avvalersi, per un periodo predefinito, della consulenza ed assistenza di una figura professionale che se ne assume la responsabilità.
Questo Studio è in grado di offrire un supporto aziendale cui sono ricorsi molti imprenditori, garantendo loro massima serietà e professionalità. L’onorario è sempre commisurato all’impegno profuso per reperire le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione del progetto per il quale il professionista è stato incaricato, alle difficoltà tecniche e alla durata dell'incarico stesso.
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dott. Pietro Fulciniti
Settembre 2019